Aly dovrebbe andare in analisi, da uno bravo, possibilmente, che per prima cosa, dovrebbe prendere visione della cameretta di Aly.
Avete notato, vero? Una sorta di tempio ad Hope e alla sua linea Hope For The Future! Non manca nulla: c’è una cornice in argento con la foto di una sorridente Hope, ci sono delle magliette sparse qui e là con su scritto “I ♥ HFTF” e altre Hope-cianfrusaglie che fanno comprendere chiaramente quanto Aly stia messa male. Perché solo una messa male può avere una cameretta così!
Da notare, poi, che la casa di Barbie è stata camuffata da Forrester Creations e il portapenne è una tazza griffata con l’effige dell’azienda di famiglia: Aly è legata alla casa di moda dalla più tenera età!
In poche parole, Aly è una mono-maniaca che ha idealizzato la cuginastra, i suoi messaggi e valori – che intanto si sono persi tra casa di Liam e la tenda ad Emerald Bay…
Ma l’instabilità di Aly va oltre – ne senso, di oltretomba… sì, perché Aly comincia a vedere la defunta madre. E ci parla, anche!
Insomma, qui ci vorrebbe uno strizzacervelli. Taylor? Chi ha detto Taylor?
No, Taylor, no, per via del fatto che fu coinvolta nella morte di Darla, sebbene poi si scoprirà che a investire la donna fu una seconda auto e non la Dott.ssa Hayes.
Però… la cosa non finisce qui per la povera Aly.
Ora capiamo perché Thorne sia finito a Parigi: non è una promozione, è una pausa dalle paturnie della figlia!