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BEAUTIFUL STORY – 1987: lo stupro di CAROLINE

Dopo aver annullato il matrimonio con Ridge, Caroline decide di cambiare vita. Delusa anche da suo padre Bill, sceglie l’indipendenza: va a vivere da sola, affitta un piccolo appartamento e trova lavoro in un’agenzia di comunicazione. Con il tempo riprende i rapporti con Kristen, ma anche con Ridge e Thorne.

A questo punto, i due fratelli finiscono in competizione. Thorne, infatti, si innamora di Caroline dopo la sua separazione da Ridge e decide di dichiararsi. Caroline però lo rifiuta, perché capisce di provare ancora qualcosa per Ridge, nonostante il dolore che lui le ha causato. Decide quindi di dargli un’ultima possibilità.

Durante una festa a Villa dei Forrester, Caroline rivede Brooke. La giovane ragazza della Valley le ricorda di averla già incontrata la notte in cui fu portata d’urgenza in ospedale, quando il matrimonio venne interrotto. Da quella sera, caroline e Brooke diventano amiche.

La nuova vita indipendente di Caroline, però, prende una piega drammatica quando lei incontra casualmente Ronn Deacon, in un locale messicano. Lei si è fermata dopo il lavoro per un veloce aperitivo, lui la punta e approccia con lei fingendo di rovesciarle un drink sul vestito.

Inizialmente, Ronn Deacon si comporta con molta gentilezza: offre da bere a Caroline, chiacchierano durante una piacevole passeggiata per le strade cittadine e le propone di accompagnarla fino a casa. Caroline rifiuta inizialmente di farsi accompagnare fino a casa, ma Ronn insiste, fino a convincerla. Ignara del pericolo che corre, Caroline si lascia accompagnare fino alla porta del suo appartamento. Quando sta per richiuderla, però, Caroline si accorge che il piede di Ronn la sta bloccando.

Ronn obbliga Caroline a lasciarlo entrare, fingendo di avere un coltello nella tasca della giacca. Qualche istante dopo, Caroline giace al buio della sua stanza, sul letto messo in disordine: Ronn Deacon l’ha violentata, abbandonando l’appartamento e lasciandola in lacrime tra le lenzuola del letto.

Quando Caroline riesce a trovare un po’ di forze, dopo una doccia, decide di telefonare Brooke, con cui ha instaurato un bel rapporto di amicizia. Brooke corre da Caroline e la convince a far intervenire anche Dave Reed, il detective della polizia con cui Brooke è fidanzata.

Dave e Brooke convincono Caroline a trascorrere la notte a casa dei Logan, dove tutti accolgono Caroline come una di famiglia. Grazie a Brooke, Caroline riesce a trovare il coraggio di denunciare il suo aggressore e frequentare gli incontri al centro anti-violenza.

Al distretto di polizia, però, Caroline deve affrontare una pesante umiliazione: uno dei detective non crede alle sue parole e dubita che lei stia dicendo la verità. Caroline riesce a superare anche questo ostacolo e grazie all’identikit la polizia riesce a risalire al suo aggressore. Caroline decide di proseguire con una causa contro Ronn Deacon.

Man mano che queste dinamiche vanno avanti, Thorne e gli altri Forrester scoprono cos’è successo a Caroline. Anche Bill lo scopre molto avanti nel tempo, ma tutti si mostrano di grande supporto per la cara Caroline. Lo stupro, infatti, per Caroline assume un doppio dramma: oltre alla violenza corporea, Ronn l’ha privata della propria verginità, un valore che per lei rappresentava molto.

A dare più supporto a Caroline, oltre a Brooke, è Thorne, che può finalmente farsi strada nel cuore di Caroline e iniziare una frequentazione con lei. Alla faccia di Ridge.

Il processo contro Ronn Deacon inizia e le cose non si fanno molto semplici. Deve persino intervenire Ridge, come testimone, per impedire che Ronn vinca e venga dichiarato innocente. Alla fine, la giudice dichiara Ronn colpevole e Caroline può tirare un sospiro di sollievo. La testimonianza di Ridge le ha toccato il cuore, ma non le impedisce di accettare la proposta di matrimonio che Thorne le fa, alla fine del processo. In realtà, Caroline accetta su suggerimento di Brooke [che vuole mantenere Caroline lontana da Ridge, affinché sia lei a fidanzarsi con lo scapolo d’oro di Villa Forrester].

Con il processo si conclude questa drammatica pagina della vita di Caroline Spencer. Almeno per quanto riguarda il 1987.